L’analisi vettoriale di impedenza bioelettrica, o bioimpedenziometria, è attualmente il metodo di elezione per valutare la composizione corporea.
Perché è così importante conoscerla?
La composizione corporea è strettamente dipendente dallo stato di nutrizione; la salute è in larga parte influenzata dallo stile di vita ed ovviamente da come e quanto si mangia.
Sappiamo bene che la bilancia è uno strumento importante ma estremamente approssimativo nel dare indicazioni riguardo alle fisiologiche modificazioni del nostro corpo (ad esempio lo stato di idratazione). La bilancia registra una “massa” costituita dalla somma di varie componenti corporee: la MASSA MAGRA (rappresentata da acqua, massa cellulare e massa extracellulare) e la MASSA GRASSA, ma non è in grado di indicarci quale componente contribuisce di più al peso.
Conoscere la propria composizione corporea e seguirne i cambiamenti nel tempo ci consente un importantissimo monitoraggio del nostro stato di benessere e, conseguentemente, di salute, mentre la semplice misura del proprio peso è limitante e spesso fuorviante. Attraverso l’esame BIA possiamo capire con esattezza se la variazione di peso registrata dalla bilancia è dovuta a diminuzione o aumento di liquidi (ad esempio dopo un pasto particolarmente saporito o nell’imminenza del ciclo mestruale nelle donne) o a variazioni della massa magra, grassa o muscolare. La corretta interpretazione dei dati fornisce al professionista elementi di valutazione del percorso nutrizionale e/o dell’adeguatezza dell’attività fisica.
La tecnica si basa sulle differenti caratteristiche di conducibilità elettrica delle componenti corporee. I tessuti biologici sono infatti caratterizzati da una diversa impedenza: l’opposizione che il corpo offre al passaggio di una corrente alternata a bassissima intensità e frequenza.